Canna fumaria non adatta alle nuove caldaie?
25.11.2015 10:50Canna fumaria non adatta alle nuove caldaie?
dal 26 settembre 2015 sarà possibile immettere in commercio e installare solo caldaie a condensazione ad alto rendimento, ai sensi del D.Lgs. n. 201 del 6 novembre 2007 , il quale recepisce la Direttiva Europea 2005/32/CE soprannominata “Eco-Design“.
Il regolamento Ecodesign introduce una nuova etichettatura energetica sugli standard minimi di efficienza per le caldaie. In particolare, si prevede una classificazione energetica da A+ a G per gli apparecchi di riscaldamento degli ambienti e da A a G per gli apparecchi per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS). Da qui l’obbligo di installare solo caldaie a condensazione, ovvero generatori di calore in grado di recuperare gran parte del calore latente contenuto nei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso nel camino, così come avviene nelle caldaie tradizionali.
Non ci addentreremo sull’aspetto tecnico ne tanto meno sul reale aumento del rendimento e quindi del risparmio. Infatti molti non condividono i dati resi pubblici sull’aumento del rendimento.
Vogliamo solo fare chiarezza sul caso in cui chi deve installare una nuova caldaia non ha la canna fumaria adatta.
Purtroppo, dobbiamo anche prendere atto che la vecchia caldaia, a bruciatore atmosferico di gas non sparirà del tutto, almeno nel breve-medio termine. In deroga alle nuove normative, già menzionate, le cosiddette caldaie “a camera aperta” o “a tiraggio naturale” si potranno ancora installare, quando la sostituzione di una vecchia caldaia con una caldaia a condensazione non sia possibile per problemi legati alla canna fumaria collettiva di alcuni edifici multifamiliari. Purtroppo, nel nostro Paese sono tanti gli edifici costruiti con canne fumarie collettive in base a spiccioli criteri di economia dei “palazzinari”. Non mancherà neanche l’idraulico “furbo” che, con la scusa della canna fumaria, rifilerà ai clienti poco informati qualche vecchia caldaia comprata con “maxisconto” prima del 26 settembre, anche non sussistendo nessun problema obiettivo.
Per concludere, ricordiamo che serve a poco sostituire una vecchia caldaia con una più efficiente, se di pari passo, non si migliora la gestione del consumo considerando anche il comfort globale dell’edificio, e le abitudini degli utenti. Secondo un noto fabbricante di caldaie, la sostituzione del vecchio termostato “on/off” con i nuovi modelli “intelligenti”, capaci di modulare la potenza della caldaia a seconda di una serie di fattori interni ed esterni e dotati di programmi capaci di “imparare” a gestire l’impianto sulla base delle abitudini ed orari dell’utente o istruzioni da esso fornite via tablet o smartphone, può comportare di per sé un’economia dell’ordine del 10% del consumo totale di gas.